articolo Prato Tecnica
Cure primaverili ed estive per il tappeto erboso freccemartedì 15 marzo 2011

Per ottenere un tappeto erboso denso e di un bel verde brillate, sarà necessario dedicargli molta attenzione e provvedere ad una manutenzione regolare.
La primavera el'estate sono le stagioni nelle quali c'è il maggior lavoro per le cure del prato e questo perchè ha bisogno di essere tosato, irrigato, concimato, disisnfestato dalle erbacce e rastrellato. Poi, in base al tipo di prato, bisognerà procedere anche alla sua areazione, anche se questa è già stata effettuata in autunno, ma ripeterla non sarà male.
La tosatura regolare non solo darà un bell'aspetto al prato, me concorrerà anche a liberarlo dalle erbe infestanti che mal sopporteranno le continue tagliate e, per la maggior parte, alla fine seccheranno. I fertilizzati che vengono somministrati penetrano nel terreno e sono pronti per essere assorbiti dalle radici. La disinfestazione dalle erbacce è necessaria per eliminare il muschio, che altrimenti soffocherebbe le piantine del tappeto erboso, e le piante infestanti che si possono trovare e la rstrellatura ripulisce la superficie.. nei periodo caldi e siccitosi, sarà necessario  irrigare regolarmente il prato in modo da evitare che le piantine che lo compongono, dotete di radici poco profonde, possano soffrire per la mancanza d'acqua.

Come effettuare la tosatura del prato
Incominciate a tosare appena l'erba inizia a crescere rigogliosa, ossia tra fine marzo e aprile, a seconda dell'andamento climatico e della zona climatica nella quale si trova il prato. Bisognerà ricordarsi che, se si sono interrati bulbi di Crocus, che tra febbraio e merzo hanno costellato il vostro tappeto erboso di una motitudine di fiorellini, sarà assolutamente da evitare di tagliare le foglie prima della loro completa essiccazione, pena la mancanza di fioritura l'anno successivo.
Continuate a tosare il prato alungo, durante la primavera e l'estate, finendo nel tardo autunno, fine ottobre e, in alcune località, anche inizio novembre, quando llo sviluppo dell'erba sarà cessato. Tosarlo una volta alla settimana potrà essere sufficiente durante la primavera e l'autunno e durante i periodi moto caldi dell'estate, periodi nei quali l'erba cresce più lentamente ma, al contrario, quando la crescita è veloce durante la primavera avanzata, sarà necessario tosarlo 2 volte ogni dieci giorni. Se il prato viene tosato meno di una volta la settimana, si noterà che l'erba andrà in sofferenza per la perdita improvvisa di una gran quantità di foglie e questo potrebbe compromettere il vigore delle piantine. Non tagliarlo frequentemente significa, di fatto, rovinarlo in quando le piantine indebolite si diraderanno lasciando campo libero alle infestanti come la Poa annua e simili.
E' necessario ricordarsi che le frequenti tosature contribuiscono a rinvigorire le piantine che compongono il prato, rendendo querst'ultimo ordinato, folto e rigoglioso e, inoltre, contribuiranno a ridurre le erbe infestanti.
Durante la primavera e l'autunno non tagliare mai lerba più bassa di 2 cm mentre in estate sarà bene tagliarla a soli 2.5 cm.
Si dovrà procedere alla tosatura solo quando l'erba è asciutta perchè tagliarla quando è bagnata significa corre il rischio di estirparla e triturarla provocando macchie fangose nel tappeto. Nel caso fosse presente della terra sul prato, sarà necessario disperderla con una scopa prima di procedere alla tosatura altrimenti verrà sparsa su tutto il prato dando luogo a macchie antiestetiche inibendo lo sviluppo dell'erba.
Il sistema migliore per tagliare il prato è quello di passare la tosatrice alternativamente, ora in un senso e ora nell'altro, in file parallele ricordandosi, inoltre, che ogni nuova tosatura andrà fatta perpendicolarmente alla precedente in modo da poter controllare i cespitosi germogli del loglio che tendono a formarsi in superficie e si conterrà anche lo sviluppo delle infestanti.

L'uso dei fertilizzanti
Sarà meglio cominciare ad usare i fertilizzanti tra aprile e giugno, quando ormai il prato si sarà ripreso dal riposo invernale e sarà in pieno rigoglio. IL fertilizzante deve contenere azoto, fosforo e potassio che si sono in gran parte esauriti dall'erba. Si potrà procdere con una nuova concimazione in autunno e, in questo caso, sarà necessario usarne uno adatto alla stagione.
Per avere un tappeto erboso sempre in forma, sarà necessario concimare ogni anno e questo contribuirà a mantenere un tappeto fitto e folto, cosa che vi eviterà il dover avera che fare con le infestanti. Spargere il fertiòlizzante quando la terra e umida e, in mancanza, procedere ad una innaffiatura dopo averlo sparso sul prato in modo che possa essere assorbito più in fretta. Rispettare le dosi indicate sulla confezione del prodotto che andrete ad usare e ptrete spargere il fertilizzante sia amano. con ampi gesti del braccio, sia con gli appositi spandiconcime, cosa del resto consigliata.

Il diserbo e la rastrellatura
Anche se il tappeto è in splendida forma, purtroppo avrà qualche ospite indesiderato e, prima o poi, qualche infestante farà capolino dal terreno. Queste, se non estirpate rapidamente a mano appena si presentano, entreranno in comptizione con l'erba e sottrarranno ad essa acqua e nutrimento. Alcune di queste sono una vera e propria iattura perchè, se non controllate, potranno diventare verament infestanti. Stiamo parlando delle piantaggino, delle margherite e, in particolar modo, del dente di leone.
Si potrà ovviare al problema usando dei diserbanti selettivi, se ne trovano tanti in commercio, alcuni in associazione con il fertilizzante, e andranno a colpire, diciamo così, solo le infestanti in quanto a foglia larga, contrariamente al resto del prato. Questo discorso non vale se si una come tappeto erboso la Dicondra repens, anche se poi esistono dei diserbanti selettivi anche per questo tipo di prato.
Sarà necessario osservare scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto scelto, sia per quanto il periodo di utilizzo che per le modalità, in modo da evitare di arrecare danni al prato e anche a se stessi. L'epoca migliore  per il loro utilizzo è tra aprile e giugno mentre dovrà essere evitato tassativamente di usarli durante un periodo di siccità.
Se l'infestazione è limitata, la pratica migliore è quella di estirpare le inffestanti a mano o con l'aiuto di apposito utensile che si può reperire tranquillamente presso un negozio specializzato. Bisogna aver cura di estrarre completamente le radici, facendo mattenzione soprattutto a quelle a fittone, che sono le più tenaci in genere. Se dopo aver estirpato l'erbaccia dovesse rimanere un buco nel tappeto e quindi anche nel terreno, riempite quesultimo con la terra e riseminate in modo da chiudere lo spazio lasciato vuoto. Le erbacce grossolane sopravvissute alla tosatura, vanno eliminate a mano, tagliandole in avri punti con un vecchio coltello, dal momento che i diserbanti non hanno nessun effetto su di loro.
Il muschio, altro nemico del prato che potrebbe correre il rischio di soffocare per mancanza daria se infestato, si deve trattare con un apposito prodotto antimuscio, in quanto i diserbanti non servono. Usare il prodotto durante la primavera, pri,ma della fertilizzazione e quando il muschio sarà diventato nero e secco, rastrellarlo con un normale rastrello da prato.
La rastrellatura va effettuata durante la primavera e l'estate per togliere l'erba morta e per raddrizzare le piantine e, non solo, si deve procedere con le spalle rivolte alla parte ancora da rastrellare. La rastrellatura va effettuata delicatamente per evitare che, per troppa foga, si possano estirpare le piantine del prato.

Quando e come innaffiare
Il tappeto erboso va bagnato durante i periodo asciutti in primavera e estate. Comionciare a bagnare regolarmente all'inizio di maggio, prima di caso di primavera particolarmente calda, per mantenere verde l'erba e aiutarla ad assorbire s le sostanza nutritive presenti nel fertilizzante.  Se la superficie del tappeto erboso è diventata troppo dura e compatta, sarà necvessario punzonarla per facilitare la penetrazione dell'acqua. Si potrà usare un forcone o le apposite calzature le cui suole sono dotate di denti lunghi 6-8 cm. Le innaffiature dovranno essere fatte almeno 2 volte la settimana, 3 nei periodo particolarmente caldi e siccitosi, e assicurarsi di bagnare completamente il terreno e non soltanto inumidirlo.
Il periodo migliore per innaffiare sono le ore serali, o meglio durante le ore notturne, in modo che l'acqua non evapori subito e le piantine del prato possano giovarsene per diverse ore. Per risolvere questo problema è possibile organizzarsi un sistema di irrigazione automatica, con una spesa abbastanza contenuta, ma ovviamente direttamente proporzionale all'estensione del prato, e con dei risultati eccelleti.
Ma di questo parleremo una prossima volta.
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Cure primaverili ed estive per il tappeto erboso freccemartedì 15 marzo 2011

Per ottenere un tappeto erboso denso e di un bel verde brillate, sarà necessario dedicargli molta attenzione e provvedere ad una manutenzione regolare.
La primavera el'estate sono le stagioni nelle quali c'è il maggior lavoro per le cure del prato e questo perchè ha bisogno di essere tosato, irrigato, concimato, disisnfestato dalle erbacce e rastrellato. Poi, in base al tipo di prato, bisognerà procedere anche alla sua areazione, anche se questa è già stata effettuata in autunno, ma ripeterla non sarà male.
La tosatura regolare non solo darà un bell'aspetto al prato, me concorrerà anche a liberarlo dalle erbe infestanti che mal sopporteranno le continue tagliate e, per la maggior parte, alla fine seccheranno. I fertilizzati che vengono somministrati penetrano nel terreno e sono pronti per essere assorbiti dalle radici. La disinfestazione dalle erbacce è necessaria per eliminare il muschio, che altrimenti soffocherebbe le piantine del tappeto erboso, e le piante infestanti che si possono trovare e la rstrellatura ripulisce la superficie.. nei periodo caldi e siccitosi, sarà necessario  irrigare regolarmente il prato in modo da evitare che le piantine che lo compongono, dotete di radici poco profonde, possano soffrire per la mancanza d'acqua.

Come effettuare la tosatura del prato
Incominciate a tosare appena l'erba inizia a crescere rigogliosa, ossia tra fine marzo e aprile, a seconda dell'andamento climatico e della zona climatica nella quale si trova il prato. Bisognerà ricordarsi che, se si sono interrati bulbi di Crocus, che tra febbraio e merzo hanno costellato il vostro tappeto erboso di una motitudine di fiorellini, sarà assolutamente da evitare di tagliare le foglie prima della loro completa essiccazione, pena la mancanza di fioritura l'anno successivo.
Continuate a tosare il prato alungo, durante la primavera e l'estate, finendo nel tardo autunno, fine ottobre e, in alcune località, anche inizio novembre, quando llo sviluppo dell'erba sarà cessato. Tosarlo una volta alla settimana potrà essere sufficiente durante la primavera e l'autunno e durante i periodi moto caldi dell'estate, periodi nei quali l'erba cresce più lentamente ma, al contrario, quando la crescita è veloce durante la primavera avanzata, sarà necessario tosarlo 2 volte ogni dieci giorni. Se il prato viene tosato meno di una volta la settimana, si noterà che l'erba andrà in sofferenza per la perdita improvvisa di una gran quantità di foglie e questo potrebbe compromettere il vigore delle piantine. Non tagliarlo frequentemente significa, di fatto, rovinarlo in quando le piantine indebolite si diraderanno lasciando campo libero alle infestanti come la Poa annua e simili.
E' necessario ricordarsi che le frequenti tosature contribuiscono a rinvigorire le piantine che compongono il prato, rendendo querst'ultimo ordinato, folto e rigoglioso e, inoltre, contribuiranno a ridurre le erbe infestanti.
Durante la primavera e l'autunno non tagliare mai lerba più bassa di 2 cm mentre in estate sarà bene tagliarla a soli 2.5 cm.
Si dovrà procedere alla tosatura solo quando l'erba è asciutta perchè tagliarla quando è bagnata significa corre il rischio di estirparla e triturarla provocando macchie fangose nel tappeto. Nel caso fosse presente della terra sul prato, sarà necessario disperderla con una scopa prima di procedere alla tosatura altrimenti verrà sparsa su tutto il prato dando luogo a macchie antiestetiche inibendo lo sviluppo dell'erba.
Il sistema migliore per tagliare il prato è quello di passare la tosatrice alternativamente, ora in un senso e ora nell'altro, in file parallele ricordandosi, inoltre, che ogni nuova tosatura andrà fatta perpendicolarmente alla precedente in modo da poter controllare i cespitosi germogli del loglio che tendono a formarsi in superficie e si conterrà anche lo sviluppo delle infestanti.

L'uso dei fertilizzanti
Sarà meglio cominciare ad usare i fertilizzanti tra aprile e giugno, quando ormai il prato si sarà ripreso dal riposo invernale e sarà in pieno rigoglio. IL fertilizzante deve contenere azoto, fosforo e potassio che si sono in gran parte esauriti dall'erba. Si potrà procdere con una nuova concimazione in autunno e, in questo caso, sarà necessario usarne uno adatto alla stagione.
Per avere un tappeto erboso sempre in forma, sarà necessario concimare ogni anno e questo contribuirà a mantenere un tappeto fitto e folto, cosa che vi eviterà il dover avera che fare con le infestanti. Spargere il fertiòlizzante quando la terra e umida e, in mancanza, procedere ad una innaffiatura dopo averlo sparso sul prato in modo che possa essere assorbito più in fretta. Rispettare le dosi indicate sulla confezione del prodotto che andrete ad usare e ptrete spargere il fertilizzante sia amano. con ampi gesti del braccio, sia con gli appositi spandiconcime, cosa del resto consigliata.

Il diserbo e la rastrellatura
Anche se il tappeto è in splendida forma, purtroppo avrà qualche ospite indesiderato e, prima o poi, qualche infestante farà capolino dal terreno. Queste, se non estirpate rapidamente a mano appena si presentano, entreranno in comptizione con l'erba e sottrarranno ad essa acqua e nutrimento. Alcune di queste sono una vera e propria iattura perchè, se non controllate, potranno diventare verament infestanti. Stiamo parlando delle piantaggino, delle margherite e, in particolar modo, del dente di leone.
Si potrà ovviare al problema usando dei diserbanti selettivi, se ne trovano tanti in commercio, alcuni in associazione con il fertilizzante, e andranno a colpire, diciamo così, solo le infestanti in quanto a foglia larga, contrariamente al resto del prato. Questo discorso non vale se si una come tappeto erboso la Dicondra repens, anche se poi esistono dei diserbanti selettivi anche per questo tipo di prato.
Sarà necessario osservare scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione del prodotto scelto, sia per quanto il periodo di utilizzo che per le modalità, in modo da evitare di arrecare danni al prato e anche a se stessi. L'epoca migliore  per il loro utilizzo è tra aprile e giugno mentre dovrà essere evitato tassativamente di usarli durante un periodo di siccità.
Se l'infestazione è limitata, la pratica migliore è quella di estirpare le inffestanti a mano o con l'aiuto di apposito utensile che si può reperire tranquillamente presso un negozio specializzato. Bisogna aver cura di estrarre completamente le radici, facendo mattenzione soprattutto a quelle a fittone, che sono le più tenaci in genere. Se dopo aver estirpato l'erbaccia dovesse rimanere un buco nel tappeto e quindi anche nel terreno, riempite quesultimo con la terra e riseminate in modo da chiudere lo spazio lasciato vuoto. Le erbacce grossolane sopravvissute alla tosatura, vanno eliminate a mano, tagliandole in avri punti con un vecchio coltello, dal momento che i diserbanti non hanno nessun effetto su di loro.
Il muschio, altro nemico del prato che potrebbe correre il rischio di soffocare per mancanza daria se infestato, si deve trattare con un apposito prodotto antimuscio, in quanto i diserbanti non servono. Usare il prodotto durante la primavera, pri,ma della fertilizzazione e quando il muschio sarà diventato nero e secco, rastrellarlo con un normale rastrello da prato.
La rastrellatura va effettuata durante la primavera e l'estate per togliere l'erba morta e per raddrizzare le piantine e, non solo, si deve procedere con le spalle rivolte alla parte ancora da rastrellare. La rastrellatura va effettuata delicatamente per evitare che, per troppa foga, si possano estirpare le piantine del prato.

Quando e come innaffiare
Il tappeto erboso va bagnato durante i periodo asciutti in primavera e estate. Comionciare a bagnare regolarmente all'inizio di maggio, prima di caso di primavera particolarmente calda, per mantenere verde l'erba e aiutarla ad assorbire s le sostanza nutritive presenti nel fertilizzante.  Se la superficie del tappeto erboso è diventata troppo dura e compatta, sarà necvessario punzonarla per facilitare la penetrazione dell'acqua. Si potrà usare un forcone o le apposite calzature le cui suole sono dotate di denti lunghi 6-8 cm. Le innaffiature dovranno essere fatte almeno 2 volte la settimana, 3 nei periodo particolarmente caldi e siccitosi, e assicurarsi di bagnare completamente il terreno e non soltanto inumidirlo.
Il periodo migliore per innaffiare sono le ore serali, o meglio durante le ore notturne, in modo che l'acqua non evapori subito e le piantine del prato possano giovarsene per diverse ore. Per risolvere questo problema è possibile organizzarsi un sistema di irrigazione automatica, con una spesa abbastanza contenuta, ma ovviamente direttamente proporzionale all'estensione del prato, e con dei risultati eccelleti.
Ma di questo parleremo una prossima volta.
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